Il Kerala è il luogo adatto per chiunque voglia dedicarsi qualche giorno in totale relax e lasciarsi alle spalle lo stress della vita quotidiana: lontana dalla frenesia delle altre regioni indiane, il Kerala offre infatti 600 km di spiagge tropicali che affacciano sul mar Arabico; la sua natura rigogliosa è un invito irresistibile all’esplorazione: le piantagioni di té di Munnar, le riserve naturali di Peryiar, dove è possibile incontrare elefanti che vivono ancora in cattività e, non per ultima, la fitta rete di canali e laghi delle backwaters di Alleppey, da attraversare in una rilassante crociera su una tradizionale houseboat.
Il Kerala vanta poi un ricco passato coloniale, ancora visibile nelle reti da pesca cinesi di Kochi, nello stile olandese e portoghese delle case e nella presenza di chiese cristiane, moschee e sinagoghe; è infine la culla di molte arti tradizionali indiane, come la danza kathakali e la lotta kalaripayattu.
Insomma, il Kerala offre moltissimi motivi per partire!
Il Kerala è una vera e propria perla indiana. Il suo nome significa “terra delle palme da cocco” e qui per millenni sono approdati i mercanti romani, arabi e cinesi attratti dal commercio delle spezie.
Nel sedicesimo secolo, con l’arrivo di Vasco Da Gama, la regione conobbe un’intensa colonizzazione da parte degli europei che proseguì fino al 1956, quando nacque l’odierno stato del Kerala, con il primo governo comunista liberamente eletto al mondo.
Oggi il Kerala è una delle regioni più ricche dell’India, con un fortissimo interesse per le proprie tradizioni culturali. Con un tasso di alfabetizzazione del 93%, il Kerala è anche la regione più colta del paese. Altrettanto ragguardevole è l’indotto turistico, in fase di grandissima espansione. Nel periodo pre-covid, la regione ha registrato numeri record, con oltre 10 milioni di turisti annui.
In Kerala, come in tutto il sud indiano, le temperature sono calde tutto l’anno. Il clima è tropicale, con una stagione secca che va da dicembre a marzo e una stagione piovosa, causata dai monsoni, che va da giugno ad ottobre. Il periodo migliore per visitare la regione va dunque da novembre (mese in cui le piogge iniziano a diminuire) a marzo (quando il caldo inizia a farsi opprimente). Dicembre è in assoluto il mese da prediligere, il più fresco e asciutto dell’anno.
Il mezzo migliore per spostarsi in Kerala è prenotare un tour privato con un driver che vi possa accompagnare nelle varie tappe del vostro percorso. Le strade indiane sono caotiche e affollate non solo di altre vetture, ma anche di animali. Un asino, una capra o una mucca con il proprio vitello potrebbero tagliarvi la strada in qualsiasi momento e sostare dietro ogni tornante. Per questo motivo, sconsiglio di noleggiare una auto e guidarla in proprio. Affidatevi invece ad un driver esperto.
Se decidete di utilizzare i mezzi di trasporto pubblici, considerate di trascorrere gran parte del vostro viaggio in attesa delle giuste coincidenze. Viaggiare in treno ha il suo fascino, è innegabile, ma se avete i tempi un po’ stretti, escluderei i mezzi locali.
Munnar è una delle mete turistiche più visitate del mondo. Godetevi le sue gradevoli temperature estive, l’atmosfera bucolica delle sue dolci colline e soprattutto prenotate un trekking per ammirare le spettacolari piantagioni da té, curate come siepi da giardino. Nel pomeriggio concedetevi un massaggio ayurvedico e ammirate il sole che tramonta sui rilievi magici dei Ghati orientali.
A Peryiar è presente la più famosa riserva del sud indiano, con oltre 900 kmq di foreste di teak ed eucalipto, inframezzate da fiumi e splendide praterie. Qui potrete ammirare 140 specie di orchidee e avvistare elefanti, tigri del bengala, scimmie, bisonti, cinghiali, licaoni e tantissimi uccelli tropicali. Prenotate il vostro trekking e godetevi l’avventura!
Con oltre 900 km di reti navigabili, le backwaters del Kerala sono un paradiso in cui immergersi e rilassarsi. Basta imbarcarsi in una comoda houseboat, una “casa galleggiante”, e percorrere i corsi d’acqua. La florida vegetazione e la vivace vita che scorre sui canali conquistano il cuore.
Kochi, un tempo nota come Cochin, è una città costiera talmente ricca di storia che oggi ospita basiliche cristiane, sinagoghe, antiche moschee, una fortezza portoghese e un museo olandese!
Imperdibile poi la passeggiata lungo la spiaggia, dove sono ancora in funzione le reti da pesca cinesi. Questi antichi sistemi di pesca a carrucola sono diventati il simbolo delle backwaters e sono tra le attrazioni turistiche più fotografate del Kerala.
La cucina del Kerala è molto apprezzata dagli occidentali perché dai sapori delicati e meno speziati del resto dell’India. Chiedete al vostro albergatore di prenotarvi un corso di cucina. Vi consiglieranno la soluzione più adatta ai vostri gusti. Se lo desiderate, potrete scegliere di frequentare un corso di un paio di ore direttamente presso una famiglia locale. In ogni caso, preparerete voi stessi la cena che mangerete!
L’ayurveda è una medicina tradizionale indiana, ancora oggi molto praticata e integrata con il sistema sanitario nazionale. Il suo approccio olistico alla persona e ai suoi malanni sono ricchi di saggezza e di fascino ed il Kerala è il luogo migliore dove approcciarvisi.
Qui potrete concedervi un massaggio ayurvedico e trascorrere un paio di ore nell’ascolto del vostro corpo. I massaggi possono essere prenotati in una delle molte strutture disseminate nella regione. Ricordate di specificare se avete particolari condizioni fisiche che richiedono specifici accorgimenti: in tal caso, chiedete un massaggio “light”!
Non c’è modo migliore di entrare nel folklore del Kerala che assistere ad uno spettacolo di danza kathakali. Tra le più antiche forme di teatro-danza indiane, la Kathakali prevede costumi esagerati, trucchi ipnotici e una gestualità ricca di emozione ed energia. Un’esperienza davvero imperdibile.
La lotta Kalaripayattu è la più antica arte marziale di tutta l’India. Risale a circa 3.500 anni fa ed è la madre di tutti gli altri stili di guerra indiani. Insieme allo yoga e l’ayurveda, è uno dei pilastri della tradizione indiana. Oggi le scuole di kalaripayattu organizzano dimostrazioni a cui è possibile assistere pagando un biglietto. Il salto nel fuoco è senza dubbio il momento più atteso e vi lascerà di stucco!
Il Kerala è una regione abbastanza sicura. Se viaggiate con un driver del posto, non dovreste avere nulla di cui preoccuparvi.
Consiglio di portare dei soldi contanti, dal momento che potreste avere difficoltà in alcune aree a trovare un ATM o potreste avere problemi con la vostra carta di credito.
Per quanto riguarda il vestiario, prediligete abiti estivi, ma anche una felpa per adattarvi alle sere fresche degli altipiani e all’aria condizionata della macchina; non dimenticate poi cappelli e occhiali da sole, foulard per il collo e tanta protezione solare. In molti sottovalutano il rischio di bruciatore: anche se avete la carnagione scura, proteggetevi adeguatamente e non dimenticate di spalmare la crema anche sulle orecchie e sul collo!
Le zanzare in India sono un problema soprattutto nelle ore serali. La stagione secca riduce il rischio di punture, ma portate con voi dei repellenti per zanzare e spruzzateli se necessario.
Gli alberghi in India non soddisfano sempre gli standard europei. Serve un po’ di senso di adattamento ma soprattutto un sacco lenzuolo. Spesso le lenzuola non sono pulitissime e sono quasi sempre presenti macchie sopravvissute all’ultimo lavaggio. Portatevi uno spray insetticida, come il Biokill, e spruzzatelo sul letto se doveste sospettare la presenza di pulci o acari.
Fidatevi di me: mettete in valigia una scorta di carta igienica. Gli indiani sono molto attenti all’igiene personale, ma non usano la carta igienica. Spesso non ne ho trovata nei bagni degli alberghi in cui ho soggiornato e, quando ne ho fatto richiesta, sono stato invitato a farmi la doccia dopo aver fatto… la cacca!
Non lavatevi i denti con l’acqua del rubinetto: usate l’acqua in bottiglia per sciacquarvi la bocca. L’acqua del bagno non è mai potabile in India.
Quando siete al ristorante, assicuratevi di avere posate e bicchieri asciutti. Se sono umidi o bagnati, asciugateli accuratamente prima di utilizzarli. Evitate di mangiare verdure fresche, che potrebbero essere stati sciacquati con acqua della cucina e, in generale, diffidate di tutti i cibi freddi. Non mangiate frutta già sbucciata. La diarrea del viaggiatore è sempre in agguato e anche il riso bianco, se non cucinato espresso, può far venire il mal di pancia! Le alte temperature aiutano la proliferazione dei batteri quindi i cibi vanno a male molto rapidamente.
Infine, mettete in valigia una kit di primo soccorso, con garze, cerotti e acqua ossigenata; fatevi consigliare dal vostro medico un antipiretico, un antibiotico ad ampio spettro e un antistaminico in caso di reazioni allergiche. Sarà indispensabile portare anti-diarroici e fermenti lattici vivi. Non dimenticate poi le mascherine FFP2, da usare in tutti i luoghi chiusi troppo affollati.
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2 Comments
Ho fatto questo viaggio anni fa… molto bello!
Backwater in mezzo alle ninfee. Una meraviglia 🤩 🤩❤️