In tempi di quarantena, sta facendo discutere la moda indiana di curare il coronavirus facendo bagni nelle feci di vacca e bevendo l’urina. Devo dire che non sono affatto stupito. Pochi mesi fa, durante un viaggio in India, mi è stato offerto del pane cotto nello sterco.
Quando sono tornato dall’India, mi sono ritrovato a cercare, con la coda dell’occhio, vacche e vitelli ad ogni angolo di strada. Nel subcontinente asiatico è infatti assai frequente imbattersi in mucche che passeggiano o si sdraiano ovunque le aggradi.
La vacca indiana, con la sua presenza benevola e rassicurante, ha prodotto in me una sorta di assuefazione dell’anima, riempiendo i vuoti affettivi e rendendo sopportabili i dolori della vita.
In India la vacca è sacra per la sua generosità: dona il proprio latte a tutti, nutrendo non solo i figli propri ma quelli del pianeta intero. Vista in quest’ottica, la sua assenza nella vita quotidiana degli occidentali è un crimine dello spirito.
Non stupisce quindi che gli indiani diano valore a tutto ciò che viene dalla vacca, anche agli escrementi. La prima volta che tocco con mano questa realtà sono a Varanasi.
Ogni mattina osservo i dalit, gli intoccabili, pulire le strade dallo sterco e riporlo in carretti di latta. Passeggiando per i vicoli, mi capita di vedere lo stesso sterco modellato in dischi di varie dimensioni e messo ad asciugare al sole. La sera, durante la maestosa cerimonia del Ganga Aarti, osservo le pagnottelle essiccate utilizzate come combustibile per accendere il fuoco delle lanterne sacre.
Lo sterco di vacca essiccato è un sistema molto usato per riscaldarsi e cucinare. La raccolta e l’essiccazione sono lavori affidati per lo più alle donne: si tratta di una attività che affonda radici profonde nelle tradizione rurali e, come accade spesso in India, è penetrata nell’anima così in profondità da non volersene più andare.
In India il passato non è soppiantato dal presente, al contrario lo condiziona prepotentemente. Negli ultimi anni, è nato un fiorente commercio di pagnotte di cacca online su Amazon e Ebay. La richiesta di sterco arriva dai cittadini delle metropoli che desiderano usare le pagnottelle di sterco delle campagne.
Questo legame con la tradizione è anche una benedizione per l’intero pianeta: se tutti gli indiani utilizzassero il carbone per scaldarsi, gli effetti sull’ambiente sarebbero devastanti. Lo sanno bene i politici del paese, che infatti puntano tutto sull’energia solare.
Provo subito simpatia per questa fonte di energia ecologica, ma mai avrei pensato di mangiarla!
Dopo un paio di giorni a Varanasi, approfitto di una giornata di sole per visitare Chaubepur, a pochi chilometri di distanza. Qui si trova una tradizionale fabbrica di mattoni indiani che muoio dalla voglia di fotografare.
Alla fine della visita, Prakash, la guida che ha preso contatti con la fabbrica, decide di farmi una sorpresa: ha preparato un picnic tutto per me!
“Andrea, devi provare il mio pollo al curry”, dice. Mi invita a sedermi su un telo di plastica che ha steso in uno sterrato antistante la fabbrica e mi chiede di aspettare mentre prepara il pasto. “Non ho portato le posate. Mangeremo con le mani, come facciamo noi indiani!”
Accende delle pagnottelle di sterco di mucca essiccata e vi posiziona sopra il fornello da campo. “Ti faccio assaggiare anche il nostro pane tradizionale”, aggiunge. “Si cuoce direttamente nella brace”. Impasta dei panini di frumento e li mette a cuocere a contatto diretto con lo sterco secco. Mentre il sole picchia sulle tempie e mi confonde i sensi, capisco che a breve mangerò pane e cacca.
Prakash mi offre una lattina di birra calda, che tracanno all’istante, per obnubilare la mente!
Mi taglierei una mano piuttosto che rifiutare l’invito, così mi ritrovo a mangiare un pollo al curry eccezionale, in compagnia di sciami di migliaia di mosche che banchettano tra le mie dita, sulla mia faccia, attaccate ai miei calzini e ovviamente dentro al mio piatto. Prakash è talmente felice di potermi mostrare le sue doti culinarie che mangio tutto. Anche i panini cotti nello sterco.
Mi piacciono? Non mi sentirei di affermarlo, ma sfamano più di un miliardo di persone quindi li rispetto! Prima di ogni morso, scosto la brace dalla crosta e mi convinco che non può farmi male: sono protetto dalla benevolenza delle vacche indiane.
Incuriosito dall’esperienza, una volta tornato a casa, ho fatto alcune ricerche. Scopro così che lo sterco non è solo un combustibile, ma anche una materia plastica con cui modellare oggetti d’arte, vasellame e suppellettili.
Una deviazione inaspettata mi rivela poi le implicazioni mediche della materia.
La tradizione indiana considera gli escrementi di vacca un potente stimolante del sistema immunitario, quindi si consiglia di immergersi in vasche di cacca per irrobustire il corpo.
Esiste addirittura un festival delle feci nei quali, per unire l’utile al dilettevole, ci si lanciano gavettoni di merda in una guerra divertentissima.
Infine, l’urina di mucca viene considerata un elisir di lunga vita e viene bevuta per prevenire praticamente ogni malanno.
Durante la quarantena dovuta al covid-19, la combinazione di bagni di sterco e bevute di urina è considerato da molti un rimedio sicuro contro il virus. Guardando i video che circolano su youtube e che testimoniano queste pratiche, il mio panino cotto nella brace di sterco mi sembra un cibo assolutamente igienico e salutare.
Collocata in questa dimensione intermedia tra realismo e magia, l’India non smette mai di stupirmi. È impossibile non rimanerne stregati. Chi l’ha visitata sa che non si tratta di un viaggio intercontinentale ma di un viaggio interdimensionale.
concordo pienamente 😁
Considerando che gli scarabei si nutrono di sterco di mucca da sempre…e considerando che gli egizi lo considerano un a divinita…male male non deve fare. Materia organica è vita😂
Di sicuro affrontano il problema da un’altra angolazione. Noi curiamo la malattia, loro bombardano il sistema immunitario per rafforzarlo. Non so se conosci Jodorowsky e la psicomagia, ma l’India si approccia davvero al mondo con uno sguardo magico che è davvero affascinante!
si certo…conosco molto bene. Ho per fortuna una mente molto aperta. Le loro divinità, la matematica, la cura dell uomo come divintà per superare e crescere se stessi e le proprie potenzialità.
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Certo, tutta salute, basta vedere la durata media della vita in India. Tutte le “bestie” che vivono negli intestini dei mammiferi non sono dannose, nooo. Le mosche? Mica portano in giro malattie, nooo. Tutta salute, basta vedere quanta salute hanno gli indiani, scoppiano.
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9 Comments
Curiosa come pratica, ogni paese ha le sue usanze e sono particolari proprio per questo motivo😍buono a sapersi🤩grazie
…dopo le esternazioni di ieri di Trump di iniettarsi il disinfettante, le loro usanze non mi sembrano così insensate non trovi?? 😂😂😂